Recupero delle strutture delle ex Saline di Stato

Città: Cagliari

anno: 2018

Concorso di progettazione 

Team progetto:

essequadro | p ingegneria architettura,

arch. Giulio Marras

 

Descrizione dell’intervento e degli obiettivi  generali

L’intervento di recupero delle strutture oggetto di concorso, l’edificio Sali Potassici, l’ex Cabina Elettrica e il Ricovero Forzati, prevede una riconversione funzionale degli stessi edifici mediante il loro recupero conservativo. Il progetto prevede la totale conservazione degli organismi, permettendo quindi di garantire la perfetta leggibilità architettonica d’insieme, e l’eliminazione dell’attuale stato di degrado attraverso l’adeguamento ad un elevato grado di fruibilità e salubrità.

Proprio per garantire la leggibilità delle strutture è stata mantenuta la quasi totalità dei profili esterni e delle facciate degli edifici e si è operato sulla colorazione dei nuovi intonaci parallelamente all’inserimento di nuovi elementi che permettono un collegamento visivo, fisico e materico tra gli edifici stessi e il nuovo percorso di visita realizzato.

Per le nuove forme si è scelto di utilizzare l’acciaio Corten, con il quale si è ricostruita la ciminiera dell’edificio Sali Potassici e il parapetto dell’Ex Cabina Elettrica, nonché i cinque totem segnapasso/pannelli informativi posti lungo il percorso che collegherà i tre edifici. La lamiera del corten presenta delle forature quadrate di diverse dimensioni e posizionati a diverse altezze. I fori  riprendono la geometria del cristallo di sale e la forma dei totem, nonché della lamiera presente sulla terrazza della ex cabina elettrica, riprende il profilo dell’ormai dismesso nastro trasportatore presente nelle saline. Un elemento nuovo, quindi, capace di evocare forme e materiali presenti all’interno del Parco, e che consente quindi una lettura omogenea del nuovo intervento.

Il progetto, nel quale si prevede di unire sia a livello didattico sia a livello turistico-sportivo le diverse strutture oggetto di intervento, mira a conferire all’intero Parco un nuovo scenario attrattivo rivolto non solo agli utenti occasionali (turisti-ricercatori) ma soprattutto alla Città.